Quanto veloci bisogna viaggiare per
saltare in groppa a un raggio di luce e cavalcarlo nell'Universo?
Nella sua Autobiografia
scientifica (Bollati Boringhieri, 1979), Albert Einstein racconta che,
sedicenne, si era immaginato a cavallo di un raggio di luce: se si potesse
tenere il passo con il raggio, pensava, la luce apparirebbe ferma, con i suoi
campi elettrici e magnetici congelati nell'immobilità. Una visione impossibile,
proibita dalle equazioni di James Clerk Maxwell che descrivono le oscillazioni
dei campi elettromagnetici, senza contare che nessuno ha mai avuto esperienza
di una luce congelata!
È questa l'idea che ha poi portato
Einstein fino a un modo completamente nuovo di vedere l'Universo, attraverso le
equazioni della Relatività speciale, con le loro previsioni
straordinarie sull'elasticità del tempo è elastica e sull'immensa quantità di
energia contenuta nella materia.
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