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mercoledì 13 gennaio 2016

Lo Sapevate Che: Se le banche falliscono è ora di rompere l'ultimo tabù...



Nella polemica sulle banche, piuttosto che battere i pugni sul tavolo europeo  e poi magari allinearsi nei fatti, come di solito fa l’Italia, bisognerebbe avere il coraggio di rompere un tabù che ormai esiste solo per il nostro Paese. Questo: i trattati europei si possono violare. La Francia ha sospeso Schengen per motivi di sicurezza dopo gli attentati di Parigi. I Paesi dell’Est violano sistematicamente le direttive in materie d’immigrazione. Soprattutto la Germania ha violato innumerevoli volte i trattati che con occhiuta determinazione impone come sacri agli altri. Per anni Berlino ha sfondato i tetti imposti da Maastricht, lo Stato interviene pesantemente in economia e si tiene ben stretto il Welfare che impone di abbandonare ai Paesi del Sud. L’Europa sembra funzionare secondo la famosa “regola aurea”, ovvero chi ha l’oro impone le regole. Agli altri, s’intende. Il mistero è che l’Italia continua a votare norme che la danneggiano e favoriscono l’economia del Nord ed è terrorizzata dal violare i patti europei, pur non essendo notoriamente un Paese capace di far rispettare le leggi patrie. L’ultimo caso è quello della nuova unione bancaria, votata in massa dagli eurodeputati italiani, come ha ricordato sul Corriere Federico Fubini che sembra studiata per creare una concorrenza sleale fra banche del Nord e del Sud. La regola impone di non poter più usare fondi pubblici per salvare le banche in difficoltà, i cui fallimenti ricadranno sulle spalle e sulle tasche dei risparmiatori privati. La norma, guardacaso, è stata approvata su proposta tedesca subito dopo che il governo di Berlino aveva pompato miliardi su miliardi pubblici per salvare le casse di risparmio e le banche regionali tedesche. Il primo effetto è stata la rovina no investito in titoli e di migliaia di risparmiatori che avevano investito i titoli e obbligazioni delle quattro italiane fallite. Poiché molte altre banche nel Sud Europa sono nelle medesime condizioni, non è difficile immaginare cosa accadrà a breve. Migliaia di risparmiatori sposteranno i loro conti, titoli e obbligazioni sulle banche del Nord. Così, dopo aver deindustrializzato il Sud a favore del sistema Nord Europeo, la Germania punta a conquistare anche l’ultima grande risorsa che resta all’Italia, l’imponente mole di risparmio privato. Finora questo è accaduto con l’entusiastica approvazione delle vittime, un po’ come, dopo l’Unità d’Italia, le classi dirigenti meridionali acconsentirono all’impoverimento delle loro terre pur di mantenere il potere clientelare. Questi trattati sono ingiusti. Perché dobbiamo rispettarli?
Curzio Maltese – Contromano – Il Venerdì di Repubblica – 8 Gennaio 2016 -

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