Il sapore più comune sulle tavole
italiane del ‘500 era il rancido, il gusto aspro del cibo poco fresco, oggi
considerato disgustoso, ma all’epoca del tutto normale. Al contrario le patate,
che arrivavano dal Nuovo Mondo, erano considerate un alimento per animali che
poteva essere velenoso per l’uomo. Va in questa direzione la decisione presa
dal Parlamento europeo e poi, in tempi record, confermata dal Consiglio Ue:
l’approvazione di novel food che dal
2017 potranno essere venduti in tutta Europa. Ovvero insetti, alghe, larve, ma
anche nano materiali (additivi, aromi o altri ingredienti) e carni provenienti
da animali clonati. Non solo: la Ue ha stanziato tre milioni di euro per i
Paesi che incoraggeranno l’uso degli insetti da cucina. A sorpresa anche in
Italia, secondo uno studio pubblicato a maggio da Doxa, il 44 per cento delle
persone ha risposto di “non escludere di poter mangiare insetti”. Certo, non è
facile. “L’impatto visivo con l’insetto non è indifferente. Bisogna superare lo
scoglio iniziale. Però allevare insetti è più sostenibile che allevare animali
e il loso sapore è molto gradevole, tra il pesce fritto e la frutta secca”
racconta Chiara Faenza, responsabile. Sostenibilità e innovazione valori di
Coop Italia che ha assaggiato i grilli alla degustazione organizzata da Coop a
Expo. Ma quali insetti troveremo nei nostri supermercati? “Non li troveremo
interi” risponde Faenza “ma sotto forma di farine”. Invece in Olanda si possono
già acquistare le bugs stick,
barrette di cioccolato con alcuni tipi di insetti canditi all’interno. E gli
insetti sono arrivati anche nei ristoranti di lusso. Lo chef danese René
Redzepi nel suo ristorante Noma a Copenaghen, eletto miglior ristorante del
mondo, ha inserito una portata con formiche vive nutrite con cioccolato. Carlo
Cracco invece ha sperimentato locuste brasate al vino rosso e crema di riso con
olio e coriandolo cosparsa di larve cotte per pochi minuti al forno. Quello
degli insetti è anche un nuovo mercato. In Belgio sono già nati i primi
allevamenti e l’azienda austriaca Kick-starter ha brevettato una teca a
cassetti che può produrre mezzo chilo di insetti al giorno, venduta a 499
dollari. Questa nuova tendenza ha però radici antiche. Plinio il vecchio nella Naturalis Historia parla del cossus, ovvero delle larve, come di un
piatto prelibato.
Matteo Cavezzali – Economie – Il Venerdì di Repubblica – 31
dicembre 2015
Nessun commento:
Posta un commento