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martedì 12 gennaio 2016

Lo Sapevate Che: Roma va giù, ma in cima al Palatino trova l'ascesi. Gastronomica...



E’strano, o forse non tanto. Comunque più Roma si deprime, più scivola, si abbassa e stramazza verso il fondo dei suoi stessi guai e più cerca di risalire individuando su tetti, balconi, verande e terrazze il luogo ideale per la proliferazione di punti di ristoro, caffetterie, roof-garden e ristoranti. Cosìmquesta del mangiare, anzi del”magnà” in alto diviene pensiero unico di ascesi gastronomica e risorsa di profitto senza alternative. Ma siccome non è tanto carino metterla in questo modo, ecco che in nome dell’”accoglienza” – oh deliziosa parolina in una città da sempre così ostile ai turisti! – la Sovraintendenza per i Beni archeologici della capitale ha già stanziato un bel po’ di soldi (500 mila euro), ma ritiene di farne ben di più piazzando un ristorante proprio in cima al Palatino.(..) l’edificio che in bilico sul palazzo imperiale di Augusto dovrebbe ospitare il preziosissimo esercizio di cui però al momento si fatica a immaginare il nome, l’insegna, gli arredi, la linea gastronomica e ancor più il rifornimento di vivande, tovaglie e stoviglie, oltre che di clienti – a meno di non pensare a un sistema di lavanderie, pulmini, strade e parcheggi da far sorgere in mezzo ai ruderi. Per favorire il fiero pasto nel “più suggestivo ristorante del Pianeta”, come l’ha precocemente definito il Sovraintendente Prosperetti che, alla canna del gas e magari perfino in buona fede,ha avuto l’ideaccia. Purtroppo il piano terra e il primo sono occupati dal Museo Palatino; ma il secondo è libero, nel senso che ci sarebbe una biblioteca, entità invero poco frequentata ma infinitamente inferiore a qualsiasi conveniente e accogliente proposito di ristoro. E’ dunque previsto che i volumi, raccolti all’inizio del secolo scorso dal celebre archeologo Giacomo Boni, iniziatore delle ricerche stratigrafiche in loco, tolgano il disturbo per finire a Palazzo Altemps. Al loro posto menu e comande per un pubblico di target alto. Non è chiaro se il cibo sarà servito sul tetto trasformato in belvedere. In quel caso, si vedranno lassù gazebi e ombrelloni da tutta Roma.
Filippo Ceccarelli – Indizi Neurovisivi – Il Venerdì di Repubblica – 8 gennaio 2016 -

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