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lunedì 21 settembre 2020

Lo Sapevate Che: Sergio Zavoli, annoverato tra i padri del giornalismo televisivo italiano

 

Se è vero che ci sono dei valori che nascono all'interno delle società a seconda del tempo che queste società hanno il destino di vivere, nondimeno ci sono valori che attraversano queste società e che lasciano segni, tracce, destinati a durare perché quei valori hanno un carattere assoluto.” Sergio Zavoli

 

Con grande reputazione

Sergio Zavoli nasce a Ravenna il 21 settembre 1923. Cresce a Rimini, città di cui poi diventerà cittadino onorario. Ostile al regime di Mussolini durante il periodo fascista, lavora come giornalista radiofonico negli anni dal 1947 al 1962. Poi passa alla Rai, per cui conduce diversi trasmissioni, alcune di notevole di successo; tra le prime storiche inchieste da lui realizzate vi è "Nascita di una dittatura", del 1972.

La sua posizione politica lo avvicina al Partito Socialista Italiano di Bettino Craxi; in passato già condirettore del Telegiornale, direttore del GR1, direttore de "Il Mattino" di Napoli, unico giornalista al mondo ad aver vinto per due volte il "Prix Italia", viene nominato presidente della Rai nel 1980, carica che ricoprirà per sei anni.

Nel 1981 pubblica il suo primo libro "Socialista di Dio", che vince il Premio Bancarella.

Una volta abbandonata la poltrona di dirigente Rai, Sergio Zavoli torna e continua comunque la sua carriera televisiva presentando programmi quali "Viaggio intorno all'uomo" (1987), "La notte della Repubblica" (1989), "Viaggio nel Sud" (1992); anche la produzione letteraria non si arresta: scrive e pubblica "Romanza" (1987), che vince il Premio Basilicata e la prima edizione del Premio dei Premi.

Nel 1994 decide di buttarsi nella politica. Si schiera nel partito dei Democratici di Sinistra e viene eletto senatore prima nel 2001, poi nel 2006.

Tra i suoi reportage più riusciti, che hanno ottenuto premi e riconiscimenti sia in Italia che all'estero, vi sono "Nostra padrona televisione" (1994), "Credere non credere" (1995), Viaggio nella giustizia (1996), "C'era una volta la prima Repubblica" (1998), "Viaggio nella scuola" (2001).

Con la raccolta di poesie "Un cauto guardare" (1995) vince il Premio Alfonso Gatto e nel settembre 1998 il premio "Giovanni Boccaccio".

Sergio Zavoli ha dedicato a temi della salute quattro libri: "I volti della mente", insieme con Enrico Smeraldi (Marsilio, 1997); "La lunga vita", con la collaborazione di Mariella Crocellà (Mondadori, 1998); "Dossier cancro" (1999), "Il dolore inutile. La pena in più del malato" (2005).

I libri degli anni 2000

I suoi ultimi libri sono: "Diario di un cronista. Lungo viaggio nella memoria" (2002); "La questione. Eclisse di Dio o della storia?" (2007);

"Madre Maria Teresa dell'eucarestia. Dalla clausura a una nuova forma di vita contemplativa" (2009, con Eliana Pasini e Enrico Garlaschelli); "La parte in ombra" (2009); "Rovesciare l'anima del mondo. Questione e profezie" (2010); "Il ragazzo che io fui" (2011); "L'infinito istante" (2012).

Il 26 marzo 2007 la facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Roma Tor Vergata conferisce a Sergio Zavoli la laurea specialistica honoris causa in "Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo", per lo "straordinario contributo apportato alla causa del giornalismo italiano".

Rimasto vedovo della moglie Rosalba nel 2014, si risposa alla veneranda età di 93 anni. Si unisce in matrimonio, celebrato nel massimo riserbo, con Alessandra Chello, giornalista del "Mattino" più giovane di 42 anni.

Sergio Zavoli si spegne a Roma il 4 agosto 2020, all'età di 96 anni.

https://biografieonline.it/biografia-sergio-zavoli

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