La costruzione del Castello di Santena fu voluta da Carlo Ottavio
Benso agli inizi del ‘700 ed il progetto fu affidato all’architetto Francesco
Gallo. La dimora, tra le più importanti del Piemonte non solo dal punto di
vista architettonico ma anche storico, passò alla famiglia Benso di Cavour quando la linea dei Benso
di Santena si estinse con l’ultimo erede. Divenne successivamente la tenuta
estiva di caccia dei conti Benso di Cavour.
L’edificio ha subito varie modifiche e
lavori nel corso dei secoli ed è stato completamente ristrutturato nel corso
dell’800. Oggi si presenta come una villa settecentesca davvero
incantevole circondata da un grande giardino all’inglese con
tante piante secolari, sentieri e collinette. Questo parco fu voluto dal
Marchese Michele Benso di Cavour e progettato dall’Abate d’Arvillars nei primi
anni del 1800.
Oggi il castello è diventato una vera e
propria Casa-Museo che ricorda la figura di Camillo Benso di Cavour e
testimonia lo stile di vita delle classi dirigenti dell’epoca in Piemonte.
All’interno del castello sono conservati mobili e arredi d’epoca tra
cui una coppa in porcellana di Sèvres, donata da Napoleone III a
Camillo Benso di Cavour, successivamente al Congresso di Parigi
avvenuto nel 1856. Al piano terra potrete ammirare tra le varie sale lo
splendido Salone delle Cacce, la Sala da Pranzoed il Salotto Cinese. Ai
piani superiori invece ci sono, tra le altre, la Camera Verde, la Biblioteca e la Camera da letto di Camillo
Cavour, dove si trovano i mobili che arredavano la camera di Camillo
a palazzo Cavour a Torino. All’esterno della tenuta centrale si trovano altri
edifici tra i quali le scuderie, il Salone Diplomatico e la Tomba dei Conti Benso di Cavour dove è sepolto Camillo Benso di Cavour e che fu
dichiarata monumento nazionale nel 1911, in occasione dei 50 anni dell’Unità
d’Italia. E poi ovviamente c’è il meraviglioso parco all’inglese dove poter
passeggiare e ammirare piante e sentieri.
Il Castello di Santena è davvero un
posto da non perdere per la sua bellezza, la ricchezza delle sue sale e
dei suoi arredamenti e ovviamente per l’importanza storica che
riveste il luogo dove uno dei personaggi più importanti della storia d’Italia
ha vissuto e si è formato.
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