Perché il nostro passaporto è bordeaux?
Davvero non si può sorridere nella foto? Qual è il passaporto più
"potente" del mondo? 10 curiosità sul libretto che non conosce confini
COLORE DEL VINO. Più che bordeaux, la nuance esatta
del nostro passaporto e di tutti quelli dei Paesi della Comunità europea
(esclusa la Croazia) è burgundy, cioè borgogna, una tonalità di
rosso con sfumature di porpora che prende il nome dal vino di Borgogna, una regione della Francia. Secondo Hrant Boghossian,
vice presidente di Arton Group, che pubblica il Passport Index, "alcuni
argomentano che il rosso bordeaux sia dovuto a un passato comunista dell'Europa". Ma davvero il passaporto europeo
vira al rosso per questioni politiche? In realtà il colore fu
scelto nel 1981, in seguito a una riunione degli stati membri
della Comunità Europea, alla quale
non parteciparono i Paesi del blocco sovietico, dove vigeva il comunismo.
La scelta del color borgogna, fa pensare piuttosto che
il design sia stato curato in Francia. Chissà se, poi, nella scelta, abbia
davvero avuto più importanza il contesto politico (quell’anno alle elezioni
politiche in Francia vinsero le sinistre) o, semmai, la circostanza che dovendo
scegliere un colore unico per i passaporti di tutti i Paesi europei, si andò
quasi... per esclusione: si vollero evitare il blu, usato dai passaporti americani, e il verde, caratteristico dei passaporti dei Paesi islamici per
l’importanza che quel colore ha nella loro religione.
PASSAPORTI ORIGINALI. Oltre ai passaporti ufficiali, rilasciati da stati sovrani e riconosciuti
dalla comunità internazionale ne esistono anche di originali, come il passaporto
giallo della lega irochese, composta da
una confederazione di sei popoli indiani d'America (Mohawk, Oneida, Seneca,
Onondaga, Cayuga e Tuscarora) che conta circa 125.000 membri che vivono
principalmente nell'Ontario meridionale, nel Quebec e nello Stato settentrionale
di New York. Qualche anno fa ha fatto notizia il rifiuto del Gran Bretagna di
accettarlo come documento di ingresso nel Paese.
Poi c’è il passaporto nero di Sealand: è stato creato per il Principato di
Sealand, una piattaforma in disuso della Seconda Guerra Mondialesituata in acque internazionali a sei miglia al largo delle coste orientali
della Gran Bretagna. Il capo della micronazione non riconosciuta è l'ex
soldato Roy Bates, che lo ha
dichiarato uno stato indipendente nel 1966. Sealand fa soldi ospitando server
internet e vendendo titoli aristocratici e (appunto!) passaporti: ad oggi ne
sono stati rilasciati 150 mila. Altri passaporti con una storia simile sono il
quello di New Utopia (un
microstato-atollo nel mar dei Caraibi che reclama l'indipendenza) e quello
della Repubblica di Abkhazia (uno stato parzialmente riconosciuto controllato da un governo separatista
sulla costa orientale del Mar Nero).
IL PRIMO DELLA STORIA. Il primo riferimento a un documento di viaggio si trova nella Bibbia (libro
di Neemia) dove si narra di un ufficiale persiano che, nei suoi viaggi in
Giudea, portava con sé una lettera scritta dal re Artaserse I di Persia che
chiedeva “ai governatori al di là del fiume" di garantirgli un passaggio
sicuro. Un messaggio simile (che chiede il permesso di passare liberamente e di
ricevere assistenza in caso di bisogno) è scritto nella maggior parte dei
passaporti ancora oggi, tranne che in quelli di Svizzera, Finlandia e Austria.
Il passaporto come forma di identificazione fu
introdotto dal re inglese Enrico V nel XV
secolo, che concesse passaporti ai suoi sudditi per consentire loro di
dimostrare la propria identità quando viaggiavano fuori dal Paese. I passaporti
del Regno Unito continuano a essere rilasciati in nome di Sua Maestà la Regina. Che però un passaporto non ce
l’ha: dovendoli concedere lei, non avrebbe senso darne uno a se stessa. O no?
CON SORPRESA. I passaporti norvegesi contengono una caratteristica sorprendente: se
illuminati da luce ultravioletta, tra le pagine
appare l’aurora boreale. Anche il passaporto canadese sotto la luce
ultravioletta rivela immagini nascoste. I passaporti finlandesi emessi dal 2012
in avanti, invece, hanno una caratteristica per cui le immagini di un'alce,
impresse nella parte inferiore delle pagine, si animano quando si sfoglia il
passaporto. Un effetto simile è presente anche sul passaporto sloveno.
I SEGRETI DEI PASSAPORTI. Oggi i passaporti devono rispondere a standard di sicurezza a prova di
falsario. Per questo sono prodotti da aziende specializzate, che assicurano che
tutti i passaporti rispettino gli standard stabiliti dalla International Civil Aviation Organization (ICAO, l'autorità internazionale per l'aviazione civile), circa la
sicurezza e le misure anticontraffazione. I passaporti devono essere realizzati
con carta speciale rilegata e possono includere ologrammi, caratteri speciali e
un chip elettronico: quest'ultimo è incorporato sul retro della copertina e contiene una serie di dati relativi al
possessore, da quelli biometrici (impronte digitali di entrambe le mani e foto
del viso) a quelli anagrafici (nome, cognome, data di nascita ecc). Il
passaporto (in teoria) più difficile da falsificare a oggi è quello
nicaraguense che conta ben 89 funzioni di sicurezza, tra cui codici a barre
bidimensionali, ologrammi e speciali filigrane.
E LA FOTO? Anche la foto
deve rispondere a criteri precisi: sono sempre le "famose" norme ICAO
a stabilire che non bisogna sorridere, mantenendo bensì un’espressione
neutra, in modo da agevolare i sistemi di riconoscimento del volto negli
aeroporti. Ma non è sempre stato così: fino al 2004 si poteva anche sorridere e
addirittura agli inizi del secolo scorso era ammessa anche una foto di
famiglia. Famoso il caso della foto del passaporto di Sir Arthur Conan Doyle del 1915, dove l’autore di
Sherlok Holmes appare con moglie e figli - tutti seduti su un calesse. Andando
ancora a ritroso, si scopre che foto e descrizione fisica sono diventati una
componente obbligatoria dei passaporti britannici all'inizio della Prima guerra
mondiale dopo che Carl Hans Lody - una spia tedesca - entrò nel Paese usando un passaporto americano
falso.
focus.it/cultura
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