Il
territorio montano in provincia di Torino nasconde
veri e propri angoli di paradiso. Bastano pochi chilometri per trovarsi lontani anni luce dal frastuono e dallo stress
cittadino ritrovandosi in cima alle montagne, a respirare
l’aria e la bellezza della natura. Tra i vari luoghi visitabili nei dintorni di Torino, c’è
il Lago di Malciaussia,
uno specchio d’acqua artificiale situato a 1.805 m di altezza nelle Valli di Lanzo. Più
precisamente, il lago si trova nella Valle di Viù, nella frazione di
Malciaussia del comune
di Usseglio.
Il Lago di
Malciaussia nacque con la costruzione della diga negli anni ’20-’30 del
Novecento, in seguito alla quale la frazione Malciaussia fu sommersa. Il
curioso nome del lago deriva dal dialetto locale patois o dall’Arpitano “mal ciaussia“, che tradotto in
italiano significa “mal calzati”, riferendosi molto probabilmente alla scarsa
qualità delle calzature anticamente portate dai locali o dai magari, ovvero le
persone che si occupano del bestiame sui pascoli.
Incastonato
in un incantevole e tipico
panorama alpino, da qui si può ammirare il Monte Lera, il
Rocciamelone e il Colle dell’Autaret che, con il sole, si specchiano nelle
acque del lago. A completare il quadro idilliaco le aquile che volano su nel
cielo, le marmotte che
si possono incontrare per strada e gli stambecchi nel loro ambiente.
Sulle
sponde del lago, dietro la casa dei dipendenti Enel, si trova oggi la Chiesa di San Bernardo.
Ristrutturata di recente, la piccola chiesa custodisce numerosi ex-voto,
testimonianze della devozione dei popoli locali. L’edificio religioso fu costruito
successivamente alla creazione della diga per rimpiazzare la vecchia chiesetta
di San Bernardo che fu sommersa insieme al resto della frazione. Leggenda narra
che a volte, nei pressi del lago, si senta il rintocco della campana della
vecchia chiesetta, interpretato dai locali come segno di sventura.
Il lago è
il luogo di partenza di numerose
escursioni che si possono effettuare sia in inverno con le ciaspole (solo
da Margone a Malciaussia lungo la strada provinciale) sia durante il periodo estivo attraversando
i panoramici sentieri che conducono in quota.
Intorno al
lago ci sono inoltre tavoli,
postazioni barbecue, bagni gratuiti e un bar/hotel/tavola calda e
si può anche campeggiare in tenda.
La località
si può raggiungere in auto tramite la SP32 soltanto nel periodo estivo (da
inizio giugno a metà ottobre circa) attraverso una strada panoramica, ma ripida.
Durante il resto dell’anno la strada da Margone per sicurezza. Quando la strada
è chiusa si può raggiungere il lago a piedi o con le ciaspole quando c’è
presenza di neve molle per la strada. In primavera, quando la neve inizia a
sciogliersi, bisogna fare molta attenzione alle possibili slavine o valanghe.
Sul bordo
del lago si trova il Rifugio
Vulpot, luogo di tappa per coloro che camminano seguendo il
sentiero GTA (Grande Traversata delle Alpi). L’edificio dove è ospitato il
rifugio fu costruito intorno al 1930 come caserma della Guardia alla Frontiera
di stanza nell’ultima frazione della Valle di Viù. Successivamente il rifugio
fu da in gestione alla guida alpina Domenico Ferro Famil (chiamato Bertu
Vulpot) che, con la sua famiglia, lo gestì fino al 2003. Dopo un anno di
chiusura, nel 2005 il Rifugio Vulpot è stato riaperto dalla famiglia Furlan,
che lo ha attualmente in gestione.
www.guidatorino.com/
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