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lunedì 28 novembre 2016

Lo Sapevate Che: I nuovi agricoltori sono giovani, laureati e usano molto i Droni...



Cambiano la loro vita ma cambiano anche la terra su cui lavorano, magari usando droni e pannelli fotovoltaici. Sono i 50mila coltivatori diretti under 35, una nuova generazione di giovani agricoltori che nel 50 per cento dei casi hanno una laurea in tasca. Spesso sono alla prima esperienza, a volte raccolgono l’eredità di famiglia. Sia in un caso che nell’altro aumentano sempre di più. Il fenomeno ha ormai numeri di tutto riguardo: nel secondo di quest’anno, in base ai dati di un rapporto realizzato dalla Fondazione Symbola e da Coldiretti, oltre tremila aziende agricole sono state fondate da giovani sotto i 35 anni. In pratica una su tre delle nuove imprese nate nello stesso periodo. “E non si tratta di un ripiego per la mancanza di altro lavoro, ma di una vera e propria scelta”, spiega Maria Letizia Gardoni, 28 anni, responsabile di Giovane impresa di Coldiretti. “Si avvicinano al mondo rurale perché caratterizzato da una estrema concretezza. Il mestiere del contadino dà riscontri immediati, vedi subito i risultati. E mi creda, c’è davvero molta voglia di tornare alle cose tangibili”. Quanto ai risultati arrivano, se è vero che quasi l’80 per cento dei diretti interessati si dice comunque felice di coltivare la terra. Magari usando nuovi sofware per gestire le stalle e garantire la tracciabilità. Oppure facendo volare i droni per monitorare i vigneti. Già. perché l’innovazione in questa scelta gioca un ruolo importante. Prendiamo il caso di Lucia Marascio, una laurea in dietetica, che a Isca sullo Jonio, in Calabria, gestisce l’azienda agricola “Muscolo di grano”. Ha lanciato sul mercato un prodotto nuovo, fatto di legumi e grano e che però sia alla vista che al palato sembra carne e viene lavorato come se lo fosse: “Le nostre imprese sono piccole ma sappiamo unire creatività e imprenditorialità” spiega. “E poi facciamo rete, ormai anche in Calabria noi giovani agricoltori siamo migliaia”. E’ a Milano invece che Guglielmo Stagno D’Alcontres, 28 anni, una volta uscito dalla Bocconi ha realizzato il suo sogno: produce fragole e frutti di bosco in grandi serre coperte da tetti fotovoltaici, riuscendo a fornire così energia puòita non solo alla sua azienda ma anche a una comunità di cinquemila persone. Quanto alla vendita dei suoi prodotti, ha scelto lostreet food, con dieci dipendenti fissi e una ventina di Apecar: “Oggi fatturiamo più di un milione di quro e siamo tutti giovani. Ci crede? Nessuno di noi supera i 32 anni”.
Natascia Ronchetti – Economie – Il Venerdì di Repubblica – 18 Novembre 2016 -

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