Quella lettera scarlatta
I suoi più grandi racconti, così come il
suo romanzo capolavoro "La lettera scarlatta", sono segnati da una profondità psicologica e
da una comprensione morale raramente riscontrabile e mai superata da nessun
altro scrittore nordamericano. Così ce lo descrive anche l'Enciclopedia
Britannica e vorrà pure dir qualcosa. Lo straordinario capolavoro di Nathaniel
Hawthorne, racconta la storia di due amanti separati dal destino, narra delle
loro personali forze e debolezze intrecciate le une alle altre, e
dell'interpretazione della "legge morale" della comunità Puritana
americana, fino al momento in cui la morte li unisce sotto un'unica lapide.
Hawthorne conosceva bene la sua terra e
l'impasto di ipocrisia e di repressione di cui era intrisa.
Nato a Salem, nel Massachusetts, il 4
luglio 1804, Nathaniel Hawthorne cresce in una famiglia profondamente puritana,
tanto da contare fra i suoi avi un John Hawthorne giudice nei processi alle
streghe. Rimasto orfano di padre a quattro anni, Nathaniel cresce con la madre
e con la sorella Elizabeth. Intelligente e dinamico, studia al Bowdoin College
di Brunswick dove si laurea nel 1825 e conosce Franklin Pierce, futuro
(quattordicesimo) presidente degli Stati
Uniti.
Dopo gli studi arrivano i
primi lavori. Prima si impiega alla dogana di Boston (1839-1841) e poi nella
comunità trascendentalista di Brook Farm, da cui si separa presto non
concordando con l'idealismo vago e imparaticcio che caratterizzava i suoi
compagni. Nel 1842 sposa Sophia Peabody e si stabilisce a Concord, vicino a
grandissimi scrittori come Emerson e Thoreau,
che frequenta nonostante l'incompatibilità ideologica che li divide. Nominato
ispettore della dogana di Salem, a causa dei mutamenti politici, abbandona
l'impiego dopo soli due anni.
E' proprio in questo
periodo che Hawthorne scrive "La lettera scarlatta", nella cui
introduzione dichiara di aver "rubato" l'ispirazione da un documento
scoperto negli archivi della dogana di Salem.
Si stabilisce a Lenox dove
incontra un altro gigante della letteratura americana: Herman
Melville. Ispirato dal successo e dalle polemiche sollevate dal suo
primo romanzo, scrive "La casa dalle sette torri" (1851), "La
statuetta di neve" (1851), "Racconti narrati due volte" (1851),
le fiabe de "Il libro delle meraviglie" (1851), e "Il romanzo di
Valgioiosa" (1852), ispirato all'esperienza di Brook Farm.
Tornato a Concord nel 1852
Hawthorne pubblica la biografia ufficiale di Franklin Pierce, candidato
democratico alla presidenza. Negli ultimi anni della sua vita lavora ad alcuni
romanzi, rimasti incompiuti e pubblicati postumi: "Septimius Felton"
(1872), "Il romanzo di Dolliver e altri racconti" (1876), "Il
segreto del dottor Grimshawe" (1883). Anziano e ormai stanco, torna negli
Stati Uniti, dove la sua vita viene turbata dalle nuove realtà del movimento
abolizionista e della guerra civile, nonché dalle sciagure familiari.
Nathaniel Hawthorne muore
misteriosamente a Plymouth (New Hampshire), il 19 maggio 1864. https://biografieonline.it/biografia-nathaniel-hawthorne
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