Il fumo durante il lockdown, i dati in Italia, il fumo di sigarette
nei minori, le sigarette elettroniche e i prodotti senza tabacco.
“Tabacco e tattiche dell’industria per attirare le giovani generazioni”.
E’ questo il tema scelto dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per
la Giornata mondiale senza tabacco 2020 che si celebra
il 31 maggio. L'OMS vuole sfatare alcuni miti sul tabacco per fornire ai
giovani conoscenze e strumenti per fare scelte di vita salutari e non cedere
alle lusinghe di prodotti gravemente nocivi per la salute.
L'uso di tabacco è responsabile del 25% di tutti i decessi per cancro a
livello globale. La nicotina e prodotti del tabacco aumentano anche il rischio
di malattie cardiovascolari e polmonari. Oltre 1 milione di persone muoiono
ogni anno per l'esposizione al fumo passivo.
Scelte salutari sono particolarmente importanti in questo momento poiché i
primi studi disponibili mostrano un rischio di malattia Covid-19 più severa tra
i fumatori. L'OMS invita, pertanto, tutti i giovani a unirsi per diventare una
generazione senza tabacco.
Il fumo durante il lockdown
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), durante il lockdown sono
diminuiti i fumatori di sigarette tradizionali, ma sono aumentati i
consumatori di tabacco riscaldato e sigaretta elettronica (e-cig), alto
il numero anche di chi li ha provati per la prima volta proprio durante questo
periodo. Tra i fumatori di sigarette tradizionali chi non è riuscito a smettere
ha invece aumentato il numero di sigarette fumate. I dati sono
stati presentati nel corso del convegno annuale dell'ISS, che quest'anno,
a causa della pandemia Covid-19, si è tenuto in streaming.
Durante il lockdown la prevalenza dei fumatori è passata
dal 23,3% al 21,9%. 1,4 punti percentuali in meno che corrispondono ad una
stima di circa 630 mila fumatori in meno (circa 334 mila uomini e 295 mila
donne). Rispetto alle fasce d’età hanno cessato il consumo di sigarette circa
206 mila giovani tra 18-34 anni, 270 mila tra 35 e 54 anni e circa 150 mila tra
55 e 74 anni. Inoltre un altro 3,5% della popolazione pur non cessando
completamente il consumo dei prodotti del tabacco ha diminuito la quantità
consumata.
I dati in Italia: il Report Prevenzione e controllo del tabagismo
In occasione della Giornata mondiale senza tabacco 2020, il Ministero della
Salute pubblica, come ogni anno, il Report
Prevenzione e controllo del tabagismo.
Secondo i dati ISTAT, in Italia i fumatori, tra la popolazione di 14 anni e più, sono poco meno di 10 milioni. La prevalenza è scesa per la prima volta sotto il 19% ed è pari al 18,4%. Il fumo è più diffuso nella fascia di età che va tra i 20 e i 44 anni.
Secondo i dati ISTAT, in Italia i fumatori, tra la popolazione di 14 anni e più, sono poco meno di 10 milioni. La prevalenza è scesa per la prima volta sotto il 19% ed è pari al 18,4%. Il fumo è più diffuso nella fascia di età che va tra i 20 e i 44 anni.
Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93 mila morti
l’anno nel nostro Paese; più del 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i
65 anni di età. Per quanto riguarda il carcinoma polmonare, una delle
principali patologie fumo correlate, nel nostro Paese la mortalità e
l’incidenza sono in calo tra gli uomini ma in aumento tra le donne, per le
quali questa patologia ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza
causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.
Il fumo di sigarette nei minori
Per quanto riguarda i minori, i dati forniti dallo studio HBSC che coinvolge gli studenti di 11, 13 e 15 anni in tutte le Regioni
italiane mostrano che nel 2018, anno dell’ultima rilevazione, la quota di
ragazzi che dichiarano di aver fumato sigarette almeno un giorno negli ultimi
30 giorni aumenta sensibilmente con il progredire dell’età, sia nei ragazzi che
nelle ragazze, con una marcata differenza di genere a 15 anni (24,8% nei
ragazzi, 31,9% nelle ragazze).
Sigarette elettroniche e prodotti senza tabacco
Anche la presenza sul mercato di nuovi prodotti (sigarette elettroniche e
prodotti senza combustione) può risultare attrattiva per i giovani in quanto
tali prodotti possono erroneamente essere considerati a rischio ridotto per la
salute. Le attuali evidenze scientifiche non consentono di sostenere questa
affermazione e di conoscere gli effetti a lungo termine del loro consumo,
ma sigarette elettroniche e prodotti senza combustione, spesso promossi
come tali, possono creare dipendenza, se contengono nicotina, e
causare danni per la salute.
Occorre, pertanto, continuare ad investire nelle strategie efficaci di
contrasto al tabagismo che includono azioni di promozione della salute,
supporto alla cessazione e politiche di riduzione della domanda e dell’offerta
(estensione degli spazi in cui non è consentito fumare, regolamentazione della
pubblicità, politiche fiscali e dei prezzi).
Scarica i materiali realizzati dal Ministero della Salute in occasione
della Giornata mondiale senza tabacco 2020:
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