Concertone Roma diventa prima serata tv,
Taranto è un docufilm
Il Primo Maggio, da anni, è
sinonimo di scampagnate, di sole, di gite fuori porta, ma anche di grandi
eventi musicali. Su tutti l'appuntamento con il Concertone in piazza San
Giovanni a Roma e quello dell'Uno Maggio a Taranto. Ma in tempo di coronavirus e
di disposizioni che hanno cancellato tutti gli appuntamenti live, anche il
Primo Maggio cambia pelle. Si trasforma, ma non cede al Covid-19. E così da una
parte l'appuntamento in piazza San Giovanni si sposta negli studi tv della Rai
e all'Auditorium Parco della Musica, dall'altra l'evento prende vita sotto
forma di docufilm. La festa in musica di Roma, dunque, trasloca temporaneamente
negli studi di via Teulada per una prima serata su Rai3, che diventa ponte tra
Roma e il resto d'Italia, senza tradire la sua vocazione, quella di dar risalto
ai temi fondamentali del lavoro che, quest'anno forse come non mai, riguardano
la vita e il futuro di milioni di italiani. "Il lavoro in sicurezza: per
costruire il futuro": è infatti il titolo scelto per il 2020 da Cgil, Cisl
e Uil, che promuovono l'appuntamento. Un evento collettivo con contributi
musicali selezionati, prodotti e realizzati per l'occasione da iCompany con la
direzione artistica di Massimo Bonelli. Molti gli ospiti, i collegamenti, i set
musicali e i contributi speciali. I live saranno realizzati principalmente
all'Auditorium Parco della Musica di Roma o in altre location speciali sparse
per l'Italia e proposte direttamente dagli artisti. A Taranto, il Comitato
Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, insieme ai tre direttori artistici
Michele Riondino, Roy Paci e Diodato, ha annunciato la realizzazione di un
docufilm (con la regia di Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera)
sulla "storia di Taranto e le battaglie di chi lotta per recuperarne la
bellezza e restituire ai suoi lavoratori la piena dignità e sicurezza". Un
mix di "live performance in lockdown", spiegano gli organizzatori,
filmate "con telefonini, animazioni con voce fuori campo e musica,
interviste e testimonianze dirette. L'Uno Maggio Libero e Pensante è una voce
che si alza forte ogni anno" per la "tutela dell'ambiente, per
costruire - concludono - una proposta reale e condivisa che dimostra
inconfutabilmente la fattibilità di una riconversione economica e sociale, imprescindibile
dalla chiusura del siderurgico e delle fonti inquinanti, in piena sintonia con
l'agenda mondiale 2030".
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