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giovedì 5 novembre 2020

Lo Sapevate Che: Vivien Leigh, la Rossella O’Hara della storia del cinema, l’eroina di Via col vento che le consegnò fama immortale e il primo Oscar come “miglior” attrice

Non conosco quale sia il Metodo. Recitare è vita, per me, e così dovrebbe essere.”            Vivien Leigh

 

Il vento del successo

Incredibilmente bella e seducente, Vivien Leigh rimarrà per sempre negli annali del cinema per aver interpretato il melodrammatico personaggio di Rossella O'Hara in "Via col vento", tre i maggiori successi cinematografici di tutti i tempi.

Un ruolo che le ha procurato le invidie ed il malanimo di molte sue colleghe, nel poco allegro e molto rancoroso ambiente holliwoodiano.

Nata in India il 5 novembre 1913 (come Vivian Mary Hartley) da un alto funzionario inglese delle colonie poco prima della Prima guerra mondiale, vive in quel fantastico ed esotico continente fino all'età di sei anni. La famiglia si stabilisce poi in Inghilterra dove Vivien frequenta una scuola gestita da suore: un'infanzia complicata comunque per la piccola Vivien costretta a subire i rigidi sistemi che le venivano imposti per darle un'educazione che fosse sufficientemente adeguata.

A diciotto anni, spinta dalla vocazione artistica, ma anche dalla consapevolezza della sua eccezionale bellezza, si iscrive all'Accademia di Londra.

E' attratta dal teatro, ma guarda con occhio interessato la nuova forma di spettacolo che va prendendo sempre più piede: il cinema. Il suo ingresso nel mondo dorato dei set americani è datato 1932. Un anno prima, dunque poco meno che ventenne, era fra l'altro già convolata a nozze con Hubert Leigh Holman.

Le prime pellicole girate dalla bella attrice non lasciano il segno e anche la sua personalità sembra non destare particolare interesse.

E' il 1938 quando arriva la grande occasione, quella vero e proprio biglietto vincente che si chiama "Via col vento", film tratto dal fortunatissimo romanzo di Margaret Mitchell. Con questo film Vivien Leigh vincerà un Oscar.

Ad inficiare il valore di questa scelta da parte dei produttori non mancano le malelingue. Qualcuno nell'ambiente subito sostenne che avesse approfittato della relazione instaurata, malgrado la fede nuziale al dito, con il celebre Laurence Olivier.

Al di là di come andarono realmente le cose, il successo del film non modificò più di tanto la personalità della Leigh, da sempre più interessata al teatro che al cinema. In questo, fu una diva decisamente anomala nel panorama hollywoodiano, avendo girato nell'arco della carriera, nonostante le numerose offerte, solo una ventina di film.

Ma la depressione delle donne che interpretava sullo schermo era anche la sua. Dalla capricciosa Rossella di "Via col vento" alla psicotica Blanche di "Un tram chiamato desiderio" (altro Oscar nel 1951, al fianco di Marlon Brando), i ritratti femminili di Vivien Leigh riflettevano la sua stessa debolezza di vivere e le sue stesse ansie interiori.

La passione per il fumo (pare che durante le riprese di "Via col vento" fumasse 4 pacchetti di sigarette al giorno) e una terribile depressione sembrano condannarla, e la situazione non migliora di certo dopo l'allontanamento da Olivier nonostante sembrasse che i rapporti tra i due fossero sempre ottimi.

Trascorsi gli ultimi anni di vita con tale John Merival, il suo corpo deperì lentamente con il tempo, fino a che una grave forma di tubercolosi se la portò via il 7 luglio 1967 all'età di cinquantatre anni.

Nel settembre del 2006 un sondaggio inglese l'ha incoronata la "più bella britannica di tutti i tempi".              

https://biografieonline.it/biografia-vivien-leigh 

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