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lunedì 23 novembre 2020

Lo Sapevate Che: Franco Nero: Un'istituzione del cinema italiano, con mezzo secolo di carriera alle spalle è tra gli attori più stimati della vecchia generazione. Dal western al genere "giallo politico"


Un giorno Laurence Olivier mi chiese se, grazie al fisico che avevo, intendevo fare più la star o più l'attore. La star, mi disse, è quella che fa un film l'anno e interpreta pressoché sempre lo stesso ruolo. L'attore, precisò Olivier, è colui che è costantemente alla ricerca di qualcosa di nuovo, anche in se stesso. E io penso di aver scelto di fare l'attore.” Franco Nero

 

Carisma esclusivo

Il grande attore italiano Franco Sparanero, in arte Franco Nero, nasce a San Prospero, in provincia di Parma, il 23 novembre 1941.

Consegue il diploma di ragioneria e si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio, ma interrompe l'università preferendo seguire i corsi di recitazione del Piccolo Teatro di Milano.

Esordisce sullo schermo nel 1964 con il film "La ragazza in prestito", accanto ad Annie Girardot e Rossano Brazzi.

Nel 1966 mentre sta girando il film "Django", di Sergio Corbucci, viene scelto da John Huston per interpretare Abele ne "La Bibbia". Bruno, occhi azzurri, fisico atletico, tra le sue doti ha un'arma un po' a doppio taglio: la bellezza, con cui la sua bravura rischia di passare in secondo piano.

Per tutti gli anni '60 Franco Nero interpreta l'uomo del West, il cavaliere, il detective: eroi primari dei film. E' il decennio in cui Marlon Brando e Paul Newman hanno quarant'anni. Franco Nero ha la metà dei loro, ma è già uno dei pochi attori italiani conosciuti all'estero. I suoi occhi fanno concorrenza a quelli di Paul Newman.

Nel 1967 recita in "Camelot", rivisitazione della leggenda di Re Artù, Lancilotto e Ginevra, che segna l'inizio della storia d'amore con Vanessa Redgrave. Da lei avrà un figlio, Carlo Gabriel, futuro regista. Nel 1968 Franco Nero si aggiudica un David di Donatello per "Il giorno della civetta", diretto da Damiano Damiani, tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.

Dopo esser stato personaggio dei romanzi di Jack London ("Zanna Bianca", 1973 e "Il ritorno di Zanna Bianca", 1974), e dopo aver interpretato Giacomo Matteotti ne "Il delitto Matteotti" (1973), Nero si avvicina a ruoli più complessi ed inquietanti con "Marcia trionfale" (1976) e "Querelle de Brest" (1982).

Per tutta la sua carriera rimane uno degli attori più richiesti dai registri televisivi e cinematografici. Il suo fascino continua a irradiare e a conquistare i cuori soprattutto del pubblico femminile.

Nel 2001 è tra gli interpreti della fiction in due puntate su RaiDue, "Nessuno escluso", per la regia di Massimo Spano.

Fra le numerosissime figure e caratterizzazioni interpretate da Franco Nero ricordiamo anche Fra Cristoforo, nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, portati in TV da Salvatore Nocita (1988). L'attore è stato diretto da molti registi importanti del cinema italiano, ma anche da artisti come Buñuel e Fassbinder. Il talento di Franco Nero è stato abbondantemente riconosciuto e legittimato.

https://biografieonline.it/biografia-franco-nero

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