Riscoprire a Malta Le Antiche Perline, Gioielli dei Cavalieri
Nell’Isola Mediterranea sono state recuperate due piante di Olive Bianche che si credevano scomparse conosciute già dai Romani, venivano usate nelle ricette medievale dell’Ordine.
All’inizio abbiamo creduto fossero piante di ulivo albine, o che fossero semplicemente malate. E’ stata una sorpresa scoprire che si trattava invece di due alberi delle antiche “perline maltesi” , soprannominate così ai tempi dei romani e utilizzate dai Cavalieri di Malta per la ricetta del coniglio in umido. E’ soddisfatto Sam Cremona, gioiellieri in pensione, che da anni produce olio nella sua tenuta a Wardija, nel nord dell’isola mediterranea, circondata da una sorta di anfiteatro naturale che la protegge dai venti e dal mare.
“Questi arbusti sono stati ritrovati in un’area dismessa che un tempo ospitava un deposito di munizioni e quando sono “carichi” (le olive sono polpose e dal peso di oltre dieci grammi l’una) ricordano gli alberi di Natale con tanti fiocchi di neve. Mantengono il loro colore anche con la maturazione, che avviene in settembre, prima della altre monocultivar, quando l’isola, al posto dell’autunno vive una seconda primavera per il clima mite” dice ancora Cremona. “Inoltre queste olive possiedono alcuni antiossidanti che rendono gli alberi resistenti all’attacco degli insetti”. La bianca si affianca a un’altra varietà da poco riscoperta sull’isola, la Bidnija, che per la sua forma e detta anche “gobba”.
Ora, dopo i controlli e le analisi eseguiti dall’istituto agronomico mediterraneo di Bari, Sam Cremona, insieme ad altri produttori della zona, sta tentando l’innesto per salvaguardare questo patrimonio i biodiversità dalla scomparsa. “ Non sappiamo se i frutti degli alberi bianchi saranno in grado di produrre grandi quantità d’olio e di che qualità” conclude, ma intanto le olive sono buone da mangiare,
Isa Grassano – Venerdì di Repubblica – 20-04-12
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