Piccole-Grandi Rivoluzioni Nel Modo Di Lavorare
“Il ruolo delle imprese è quello di domare il drago, trasformando un problema sociale in capacità produttiva, competenza,umana e ricchezza”, Peter Ferdinand Drucker, economista e saggista.
Affrontare il ben-essere in una fase di Grande Crisi economica non è affatto fuori luogo, come testimoniato da una ricerca appena pubblicata dal National Institute di Economic and Social Research. I lavoratori coinvolti nei processi gestionali hanno una percezione nettamente migliore delle loro condizioni di vita, minori tassi di malattia e incidenti rispetto a chi non è partecipe. Sono le principali conclusioni dei ricercatori Petri Bockerman, Alex Bryson e Pekka Llmakunna, che hanno esaminato decine di studi in diversi paesi sulla qualità e soddisfazione sul lavoro, adottando in particolare il modello finlandese sulla qualità del contesto occupazionale. Le conclusioni sono nette: laddove si registra un elevato coinvolgimento di tutti i dipendenti nei processi di gestione manageriale, il tasso di assenza per malattie brevi è nettamente più basso, e le performance delle aziende sono mediamente migliori.
Un risultato che trova riscontro nella ricerca People First della Fondazione per la diffusione della responsabilità sociale delle imprese. Ha analizzato i 35 migliori posti di lavoro in Italia e 45 organizzazioni che si sono distinte per l’interesse verso il tema e per le iniziative a favore dei propri collaboratori. L’analisi conferma che anche nelle piccole e medie imprese questo approccio funziona. Flessibilità nei tempi e nei luoghi di lavoro, politiche e supporto di maternità e paternità, formazione e comunicazione interna sono identificate dal 55% delle organizzazioni un asset strategico delle attività. Dato ancor più rilevante se si considera che sono soprattutto le Pmi (32%) a sottolineare questo vantaggio.
Andrea Di Stefano – Donna di Repubblica – 12-05-12
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