Tra La Via Emilia E Il Far West
Delle Nuove Mafie
Sei Comuni Dell’Isola Rossa E Felix Uniti
Per Combattere l’Ascesa Delle Cosche,
Nel Segno Di Peppino Impastato, E Dei suoi Eredi
C’era una città, in Italia, con un palasport e un trofeo sportivo intitolati (da quattro anni) a Peppino Impastato: Una terra dove i giovani cronisti, sull’esempio dell’uomo dei Cento Passi, denunciano la mafia con coraggio e disinvoltura- Non siamo in Sicilia, ma nell’Emilia profonda e “rossa”. Quell’Emilia che tra racket, ecomafie, riciclaggio e droga è l’ultimo scalpo esibito dalla criminalità organizzata.
Da un pezzo mafia, camorra e ‘ndrangheta hanno spinto fino a quassù, nell’isola felix della Bassa, la proverbiale “linea della palma” sciasciana. Ma su questa linea, al confine tra le provincie di Bologna e Modena, ha piantato le tende anche una generazione di “eroi civili”. Giornalisti come Giovanni Tizian, trenta’anni a giugno e una scorta che lo protegge da dicembre. Tizian ha firmato inchieste delicate: nell’ultima, spiega come la ‘ndrangheta si stia arricchendo col business delle slot machine ( “Bologna è Las Vegas, Modena Nova Gorica “) e il suo Gotica, ‘Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea è un apprezzatissimo Gomorra del Nord.
La meglio gioventù dell’antimafia, a partire da Tizian, animerà Aut aut, la settimana di conferenze, appuntamenti e tavole rotonde in programma dal 5 al 13 maggio a Bazzano, Monteveglio, Spilamberto, Crespellano, Savigliano sul Panaro e Castelfranco Emilia, la “lega” di sei comuni nelle provincie di Bologna e Modena in cui i sindaci, inquirenti ed esperti a vario titolo si confronteranno per provare a rispondere alla domanda: “Mafie, come uscirne?”. “ Qui ci siamo appena entrati” dice Elio Rigillo, primo cittadino pd di Bazzano (la città col palasport e il trofeo Impastato) “ e dunque, prima di tutto, abbiamo bisogno di imparare”. Imparare cosa? “ A riconoscere segnali e comportamenti, a capire chi abbiamo di fronte.
Chi sono gli uomini che bussano alle nostre porte per caldeggiare varianti urbanistiche, per offrire finanziamenti a onlus e associazioni di volontariato, per accreditarsi come benefattori e ottenere nei circuiti ufficiali patenti di legalità. E’ anche così che le mafie hanno iniziato a infiltrarsi nel nostro territorio.
Ospiti della rassegna, tra gli altri, gli alunni delle scuole elementari di Bazzano con i loro”impegnati”,. E poi i prodotti delle aziende di Libera, confiscate ai clan. E per chi nutrisse ancora dubbi sulla presenza delle mafie in Emilia, la notizia che la Dia, la direzione investigativa antimafia, avrà una sede a Bologna: il Comune ha concesso gratis per quattro anni un immobile di 500 metri quadrati .
Riccardo Bianchi – Venerdì di Repubblica 04-05-12
Nessun commento:
Posta un commento