Etichette

martedì 9 aprile 2024

Lo Sapevate Che: Gian Maria Volonté: Rivoluzionario, partigiano, idealista, anarchico. Per lui gli aggettivi si sprecano, ma i più tra gli addetti ai lavori sono concordi nel ritenerlo l'attore più completo del cinema italiano del Novecento.


Nato a Milano, in piena epoca mussoliniana, suo padre fu nella milizia fascista e alla fine della guerra finì in prigione con l'accusa di aver assassinato alcuni partigiani. Un'eredità pesante per il giovane Volonté che, per fare fronte alle limitate disponibilità economiche della famiglia, lasciò gli studi dedicandosi a diversi lavori, tra cui il raccoglitore di mele in Francia.

Appassionatosi alle letture di Camus e Sartre, nel 1954 s'iscrisse all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma, per studiare recitazione. Il suo talento innato lo portò ad ottenere il primo ruolo tre anni dopo quando era ancora studente, nello sceneggiato televisivo "La foresta pietrificata". Protagonista, nel 1962, del film di denuncia "Un uomo da bruciare", andò incontro alla fama internazionale grazie al ruolo di cattivo negli spaghetti western di Sergio Leone, "Per un pugno di dollari" e "Per qualche dollaro in più".

Fermamente convinto che il cinema, come la cultura, fosse soprattutto impegno civile, dopo lo strepitoso successo di A ciascuno il suo (che gli valse il primo Nastro d'argento come "miglior attore protagonista") si dedicò esclusivamente alle pellicole di denuncia, trovando in Elio Petri e Francesco Rosi i registi ideali. Con loro diede il meglio di sé in opere come Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (premiato con il David di Donatello), "Uomini contro" (1970), "La classe operaia va in paradiso" (1971), "Il caso Mattei" (1972).

Premiato ai festival di Cannes e Berlino, nel 1991 ottenne il Leone d’Oro alla carriera a Venezia. Quattro anni dopo, si spense a Florina, in Grecia, durante le riprese del film "Lo sguardo di Ulisse" di Theo Angelopoulos.

https://www.mondi.it/almanacco/voce/5528001

 

Nessun commento:

Posta un commento