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domenica 26 maggio 2024

Lo Sapevate Che: Bram Stoker pubblica il romanzo Dracula: «Il volto aquilino; il naso sottile con una gobba pronunciata e narici stranamente arcuate; le folte sopracciglia, quasi si congiungevano sul naso, e i ciuffi parevano arricciarsi tanto erano abbondanti. La bocca, per quel che si scorgeva sotto i folti baffi, era rigida e con un profilo quasi crudele. I denti bianchi e stranamente aguzzi, sporgevano dalle labbra, il colore acceso rivelava una vitalità stupefacente per un uomo dei suoi anni. Le orecchie erano pallide, appuntite; il mento ampio e forte, le guance sode anche se scavate. Tutto il suo volto era soffuso d’un incredibile pallore».


Una descrizione che non lascia dubbi sull'identità del personaggio e sulla sua natura sinistra, che per la prima volta acquisì dignità letteraria grazie a Bram Stoker, scrittore irlandese di fine Ottocento. In realtà di "vampiri" se ne trovavano tracce già nelle culture delle antiche civiltà, come quella mesopotamica, ebraica e greca, seppur con nomi diversi e con sembianze di demoni e spiriti infernali.

Il termine proprio, derivato dal serbo vampir (da cui l'inglese vampire, riportato dall'Oxford English Dictionary a partire dal 1734), comparve verso la fine del XVIII secolo, sulla scia di un riscoperto gusto dell'orrido da parte degli autori romantici, come Goethe e Lord Byron. La patria per eccellenza di queste creature venne individuata nell'Europa dell'Est, ricca di architetture gotiche e di leggende che alimentavano la superstizione del popolo.

A quelle credenze cominciò a interessarsi l'irlandese, che nella Londra "vittoriana" alternava all'attività di giornalista quella di scrittore. A parlargli di quelle terre e in particolare della Transilvania fu il professore ungherese Arminius Vambéry, che gli raccontò la storia del principe Vlad III di Valacchia (regione a sud della Transilvania), noto con l'appellativo di "Draculea" (tradotto come "figlio del dragone", con riferimento al padre Vlad II, membro dell'Ordine del Dragone).

Passato alla storia per i suoi sadici metodi di tortura, il principe finì col prendere delle connotazioni immaginarie nella tradizione locale, alimentate dal doppio significato della parola rumena drac (traducibile anche come "demonio"), e con l'essere identificato nel "figlio del demonio". Stoker guardò a quella figura, arricchendola di elementi ripresi da altre mitologie, in particolare quelle balcanica e nordica. Ne nacque un personaggio, il Conte Dracula, le cui origini abbracciavano una serie di etnie, dai Celti agli Unni, temute per secoli dai popoli del Mediterraneo.

Altra fonte d'ispirazione la trovò in articoli di giornali su un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1892, nella cittadina di Exter (New England). La morte di una ragazza 19enne scatenò la fervida immaginazione dei suoi concittadini, sia per gli strani sintomi, pallore e inappetenza, sia per il fatto che a poca distanza morirono allo stesso modo madre, sorella e fratello. Per la gente era un chiaro caso di vampirismo, per la medicina non poteva che trattarsi di tubercolosi.

Lo scrittore costruì il romanzo come una raccolta di pagine di diario scritte dai protagonisti della vicenda. Dal giovane avvocato inglese Jonathan Harker, che si reca in Transilvania per definire l'acquisto di una casa londinese da parte del Conte Dracula, alla sua fidanzata Mina Murray, oggetto del desiderio del vampiro che in lei rivede la moglie morta, fino al professore olandese Abraham Van Helsing, scienziato e filosofo che crede nell'esistenza del soprannaturale.

Fatto circolare tra gli amici tra il 1890 e il 1893 e successivamente modificato, il libro venne messo in vendita a Londra, il 26 maggio del 1897. Adattata per il teatro dallo stesso autore, l'opera ispirò negli anni numerosi adattamenti cinematografici, partendo dal film muto Nosferatu il vampiro (1922), capolavoro del cinema espressionista firmato dal tedesco Friedrich Wilhelm Murnau, fino ai più recenti Dracula di Bram Stoker (tre premi Oscar nel 1993) e Van Helsing (2004), diretti rispettivamente da Francis Ford Coppola e Stephen Sommers.

https://www.mondi.it/almanacco/voce/699001

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