Il
convoglio passava in quel momento presso San Benedetto Val di Sambro, nel
Bolognese, e la deflagrazione fu micidiale: il bilancio finale fu di 22 vittime
e 48 feriti.
Non vi furono condanne per questa strage, anche se l'attentato venne
rivendicato dall'organizzazione neofascista di Ordine Nero, con l'appoggio
della loggia massonica P2. Fu un altro triste capitolo nella trama oscura della
cosiddetta strategia della tensione, imperversante in quegli anni.
Alcuni aspetti sono emersi dopo la caduta del segreto di Stato, formalizzata
nell'aprile 2014.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/16069
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