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domenica 1 aprile 2018

Lo Sapevate che: Poveri e obesi, i nuovi paria del villaggio globale...


Nel 2022 al mondo ci saranno più bambini e adolescenti obesi che sottopeso. A lanciare l’allarme è uno studio dell’Imperial Collage di Londra e dell’Oms che ha analizzato l’indice di massa corporea di circa 130 milioni di soggetti. Secondo i ricercatori, negli ultimi quaranta anni l’obesità tra gli under 20 è aumentata di ben dieci volte. Soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. In Asia, Africa e America latina. Nonché tra i ceti meno abbienti dei Paesi ricchi come gli Usa. E l’Italia è investita in pieno di questo tsunami lipidico, soprattutto al Sud, dove il reddito pro capite è tra i più bassi d’Europa. Insomma, l’obesità è un’epidemia sociale prima ancora che individuale. È una malattia selettiva che colpisce i soggetti più deboli, meno garantiti, meno alfabetizzati e con minor potere d’acquisto. Così se una volta i poveri erano infelici e magri, oggi sono infelici e grassi. Un tempo malnutriti per difetto, oggi malnutriti per eccesso. Allora perché mangiavamo troppo poco, oggi perché mangiamo troppo male. Il che fa degli obesi i nuovi paria del villaggio globale. Vittime predestinate dell’industria del junk food, di cui sono peraltro i principali finanziatori. Ma al tempo stesso maltrattati, stigmatizzati e discriminati. Oggetto di una triplice condanna, etica, dietetica ed estetica. E, come se non bastasse, anche economica. Visto che gli oversize trovano lavoro più difficilmente e, a parità di mansioni e abilità, vengono pagati meno dei normopeso. Molte ricerche infatti, fanno affiorare una drammatica correlazione tra disoccupazione e obesità. Insomma se per secoli abbiamo combattuto la scarsità. Oggi dobbiamo imparare a governare l’abbondanza.
Marino Niola – Miti d’Oggi – Il Venerdì di La Repubblica – 23 marzo 2018 -

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