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venerdì 24 marzo 2017

Lo Sapevate Che: Nell'era del pop va di moda anche il femminismo...



Il secondo sesso torna di moda. Ma questa volta in versione glamour. E Simone de Beauvoir diventa l’icona del pop-femminismo, dopo essere stata la professoressa di quello storico. Mentre Maria Grazia Chiuri fa aprire la sfilata di Dior a una modella in Tshirt bianca con la scritta We Shoud All Be Feminists, dovremmo essere tutte/i femministe/i, una frase della scrittrice nigeriana Chimamanda Adichie. Di fatto una chiamata unisex per l’uguaglianza fra i generi. In più, la stilista, prima donna a guidare la prestigiosa maison parigina, ha dichiarato di aver abbinato il capo militante con un elegantissimo gonnellone di tulle nero per sottolineare che oggi si può e si deve lottare per i diritti femminili senza rinunciare alla femminilità. Come dire che ci sono delle alternative ai due estremi tra cui sembra oggi oscillare l’immagine delle donne. Mascolinizzazione o escortizzazione. Il resto lo hanno fatto star come Rihanna e Natalie Portman, che hanno trasformato la maglietta in oggetto virale. E introvabile. A ispirare Chiuri è stata sua figlia ventenne, appassionata lettrice di Chimamanda che, in una Ted conference, ha lanciato lo slogan del nuovo femminismo globale. D’altra parte ad accomunare l’intellettuale francese e quella nigeriana è proprio l’eleganza. Che non è semplicemente look, ma una sorta di pensiero incarnato nel corpo. Negli abiti come nelle abitudini. Nei cambiamenti delle mode come in quelli dei modi. Dall’austero chignon di Simone de Beauvoir alla crocchia afro di Chimamanda Adichie. È il passaggio di testimone dal femminismo di ieri a quello di oggi. Ma in entrambi i casi si tratta di alzare la testa.
Marino Niola – Miti D’Oggi – Il Venerdì di La Repubblica – 17 marzo 2017

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