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mercoledì 19 giugno 2013

Lo Sapevate Che: Le Macchinette "mangia soldi"...


Quelle Macchinette Che Ci Mangiano I Soldi E Un Po’Anche l’Anima

Caro Serra, le famigerate macchinette mangia-soldi affollano sempre di più le nostre città, rubando anime, energie e persone a una vita consapevole. Vivendo nelle vicinanze di questi nefasti non è difficile incontrare persone che vivono questo nuovo vizio capitale come ragione di esistenza quotidiana. Rinunciano ai bisogni primari pur di entrare in sintonia con delle macchine che garantiscono solo il benessere di chi le gestisce, soprattutto di chi le usa per coprire, ripulire, rendere circolante un fiume di denaro illegale. Si distruggono famiglie, mentre lo stesso Stato fa ricorso per l’ennesima volta al “vizio” per rimpinguare le sue finanze. Chiudendo un occhio sulla provenienza di questa nuova fonte di tassazione. Con quello stesso spirito, associazioni e circoli ospitano le macchinette; e se da una parte questo permette di tirare avanti, magari proseguendo in meritorie finalità, dall’altra indicano un percorso senza speranza.
Un percorso lontano da quello spirito ricreativo, ma anche solidale e di costruzione sociale che sarebbe alle fondamenta della loro esistenza. L’esempio più volte citato del Circolo Arci di Casale a Prato è sintomatico di una sensibilità che deve essere portata alla ribalta.
Luca Soldi – Prato

La diffusione incontrollata a capillare dell’azzardo è una questione enorme.
Una tragedia sociale,
una devastazione non solamente economica ma spesso psicologica e neurologica del quale si parla davvero troppo poco. Il circolo Arci di Casale ha bandito le macchinette dalla sua sala giochi, ma il lettore Soldi segnala che sono molti i circoli ricreativi che si sentono in qualche modo “costretti”, per ragioni di bilancio, ad ospitare le infernali macchine succhia soldi e succhiavita. Non sono di cultura proibizionista, e quanto al gioco d’azzardo lo considero tra i tanti inevitabili vizi umani da legalizzare; ma legalizzare è l’esatto contrario di liberalizzare. Significa portare alla luce del sole, in luoghi gestiti e gestibili (i casinò, per esempio), il gioco e i giocatori. L’attuale, folle proliferazione di sale e salette da gioco ovunque, in ogni bar e in ogni strada, ci sta trasformando in un Paese-bisca. E’ un segno evidente di degrado sociale e dell’onnipotenza potenza economica e politica della malavita organizzata.
Michele Serra – Venerdì di Repubblica – 14-6-13


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