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sabato 17 febbraio 2018

Speciale: Il Festeggiamento del Carnevale Ambrosiano e la sua tradizione: Specialità della giornata: I Tortelli del Carnevale!...

Il Martedì Grasso è l’ultima occasione in cui si potevano gustare i tipici dolci della festa più allegra dell’anno, prima del periodo di digiuno e penitenza.
Fa eccezione Milano dove, secondo il rito ambrosiano, la Quaresima ha inizio la domenica seguente, per cui i festeggiamenti sono posticipati di quattro giorni.

TRADIZIONE
Le origini del Carnevale ambrosiano risalgono ai riti della fertilità con cui i popoli antichi desideravano propiziarsi un anno favorevole dopo il rigido inverno. In questo periodo nell’antica Grecia si celebravano i Baccanali e, successivamente a Roma, i Saturnali in onore di Saturno, dio del grano, delle coltivazioni e del vino, come auspicio di buoni raccolti. In questa festa i ruoli venivano invertiti, l’ordine delle cose capovolto, per cui i ricchi potevano banchettare con i poveri, gli schiavi con i padroni e per potersi sentire più liberi, tutti nascondevano il volto dietro ad una maschera. Durante questi giorni la folla si riversava nelle strade e, per non lasciare nessuno a bocca asciutta, si offrivano i frictilia, dolci di facile preparazione che si potevano cuocere in grandi quantità in breve tempo. Da questi derivano i tortelli, apprezzati soprattutto in Veneto e Lombardia, che grassi, fritti, ricchi, rappresentavano la speranza di un anno senza fame e quindi un augurio da condividere con gli amici.
Il Carnevale ambrosiano non ha date di inizio ben definite; esiste una sorta di periodo di festa che inizia al termine dell’Epifania fino alla prima domenica stessa di Quaresima per chi segue il rito ambrosiano. La leggenda affida questa diversità proprio al Vescovo Ambrogio che un anno, lontano dalla città per un pellegrinaggio, chiese di aspettare il suo ritorno per iniziare i riti della Quaresima, in particolare la somministrazione delle ceneri.
I milanesi furono ben felici di protrarre i festeggiamenti per qualche giorno e da allora il Carnevale ambrosiano dura quattro giorni in più rispetto ai periodi di festeggiamenti in altre regioni. Anche l’ipotesi più plausibile circa il significato del nome, che lo vede derivare da “carnem levare” in relazione all’astinenza dalle carni che caratterizza il periodo quaresimale, indica la profonda relazione tra questa festa e il tempo liturgico che segue.

Famoso per maschere e costumi, il Carnevale di Milano è, quindi, un’occasione per lasciarsi andare a qualche peccato di gola in più.
I Dolci tipici tutti rigorosamente fritti.
Che martedì grasso sarebbe, altrimenti?
I Tortelli del Carnevale Ambrosiano
Cugini delle più famose castagnole, i tortelli sono golose specialità tipiche milanesi. Denominati in origine “farsòe”, sono nati a Milano per festeggiare il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, il quale era definito nella Bibbia “industriante in friggitoria”. Ben presto sono diventati anche un dolce tipico del Carnevale ambrosiano, il cui impasto ha una consistenza piuttosto fluida, per cui viene immerso nell’olio caldo a cucchiaiate. Durante la frittura, i tortelli di Carnevale aumentano di volume, rimanendo cavi all’interno.
Per renderli ancora più golosi, si possono quindi farcire con crema pasticcera, al limone, chantilly o al cioccolato. La ricetta in due versioni qui di seguito:

Tortelli di Carnevale
Per 6 persone

280 gr di farina, 130 gr di burro, 140 gr di zucchero semolato, 2 dl di latte, 1 bustina di vanillina, 1 limone non trattato, 8 uova e 2 tuorli, 1 cucchiaino di bicarbonato, olio, sale.

Portare a ebollizione il latte con la scorza del limone, la vanillina, 60 gr di zucchero, 2 dl di acqua, il burro, il bicarbonato e un pizzico di sale. Togliere la casseruola dal fuoco e, in un solo colpo, unire la farina e mescolare bene il composto con un cucchiaio di legno finché si stacca dalla parete.
Trasferire l’impasto in una terrina e lasciarlo intiepidire. Unirvi le uova, uno alla volta. Con 2 cucchiaini, prelevare un quantitativo di pastella grande come una noce e tuffarlo nella padella dove avrete messo abbondante olio e portato a ebollizione. Ripetere l’operazione, non mettendo mai più di 5 o 6 tortelli e friggerli sin quando siano molto gonfi e dorati da tutte le parti. Scolarli su carta assorbente da cucina. Proseguire la cottura sino al termine della pastella, tenendo il forno pronto a 50° gradi in modo da mantenere i tortelli caldi su un piatto. Servirli cosparsi con lo zucchero residuo.

Oppure:

Tortelli di Carnevale
Per 4 persone

300 gr di farina, 80 gr di burro, 5 uova, 70 gr di zucchero a velo, 1 cucchiaio di acqua di fiori d’arancio, olio, sale.

Portare a ebollizione 3 dl e mezzo di acqua con il burro ridotto a pezzetti e un pizzico di sale. Aggiungervi la farina e mescolare bene con la frusta onde evitare la formazione di grumi. Fare cuocere per 10 minuti, fino a quando il composto diventi sodo. Lasciarlo intiepidire, aggiungere l’acqua di fiori d’arancio.

Separare gli albumi dai tuorli e amalgamare i tuorli, uno alla volta all'impasto. Montare a neve fermissima gli albumi assieme a un pizzico di sale e incorporarli al composto, mescolando con delicatezza dal basso verso l’alto con l’aiuto di un cucchiaio di legno. In una larga padella portare a bollore abbondante olio e immergervi l’impasto preparato a cucchiaiate, distanziandole bene tra di loro. Fare friggere i tortelli sino quando siano gonfiati e abbiano assunto un colore dorato. Farli scolare su carta assorbente da cucina e spolverizzarli, dopo averli messi su un piatto da portato, di zucchero a velo. Si possono servire in compagnia di crema chantilly, pasticciera o al cioccolato.

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