Nato
a Roma e qui scomparso nel giugno del 1977, prese confidenza con il dietro le
quinte della "settima arte", frequentando la sala cinematografica del
padre, la prima aperta nella Capitale. Con il primo lavoro, un documentario dal
titolo "Preludio al pomeriggio di un fauno", si guadagnò nel 1938
l'ingaggio tra gli sceneggiatori in "Luciano Serra pilota", uno dei
film italiani più famosi della prima metà Novecento.
Debutta come regista nel 1941 con La nave bianca, primo capitolo
della cosiddetta "Trilogia della guerra fascista", alla quale fece
seguito la "Trilogia Neorealista o della guerra antifascista". Con
essa sfornò tre capolavori assoluti: Roma città aperta, che trionfò
alla prima edizione del Festival di Cannes (1946) e lanciò Anna Magnani tra le
star internazionali, Paisà e Germania anno zero.
Legato per lungo tempo alla diva hollywoodiana Ingrid Bergman, che
diresse tra gli altri in "Europa '51", nel 1957 ottenne il Leone
d'Oro al "miglior film" al Festival di Venezia, per il Il
generale Della Rovere (con uno straordinario Vittorio De Sica).
Convinto della funzione didattica della TV, si dedicò a film di carattere
culturale, divisi in "Ritratti di personaggi" e "Ritratti
d'epoca".
https://www.mondi.it/almanacco/voce/688002
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