Apprezzo La
Misericordia cristiana
e quel sentimento che porta chi è sinceramente devoto a mettere in discussione
costantemente le proprie certezze per avvicinarsi a chi soffre. Scorgo talvolta
maggiore empatia in associazioni laiche di cittadini che, con il supporto di
buon senso, razionalità, scienza, leggi (che spesso non esistono e che si
lavora per introdurre) sono molto più vicine agli ultimi di quanto non lo siano
alcune comunità cristiane. Anche la spiritualità si è evoluta, ha dovuto farlo,
e quando invece non è riuscita a ripensarci, fallisce nel suo essere specchio
dei tempi e nella comprensione del mondo che in parte ancora contribuisce a
plasmare. I sondaggi Demos sull’attitudine degli italiani verso gli immigrati
mostrano un quadro che deve far riflettere: apertura o timore, accettazione di
un fenomeno che nessuna barriera potrà fermare o rifiuto totale dipendono, in
larga parte, da come forze politiche e stampa sono in grado di comunicare ciò
che accade. Matteo Salvini ha chiamato stupratore e ha chiesto la castrazione
chimica per un ragazzo nigeriano di 25 anni colpevole di molestie sessuali ai
danni di una assistente sociale. Legge del taglione: occhio per occhio dente
per dente. Il messaggio che passa è pericolosissimo perché mette in discussione
la giustizia dei tribunali, perché azzera completamente la possibilità di
riscatto e recupero per chi ha commesso un errore. Chi vendica un torto subito
con la violenza è senza dubbio un folle, ma la follia può avere delle cause
scatenanti in contesti criminogeni, contesti in cui si lavora scientificamente
per minare qualsiasi fiducia nelle istituzioni. E allora osservare le pagine
social di politici e influencer è un modo per capire a quali condizionamenti è
esposta l’opinione pubblica. Salvini sui social fa due tipi di comunicazione:
contro gli immigrati o tifo calcistico (“Povero il mio Milan, facciamo sempre
più pena”). E’ il grado più basso che la politica italiana possa toccare: siamo
invasi da extracomunitari e nemmeno più nel calcio troviamo soddisfazione:
Odio, odio e ancora odio senza nessun programma politico, nessun progetto.
(..). Eppure L’Uomo non è razzista, protegge il branco, la comunità, ma dai
pericoli reali, non da quelli artatamente costruiti. Gli italiani non sarebbero
a favore di muri, segregazione e rimpatri, solo che esposti a una comunicazione
che crea allarme e ai proclami della politica più irresponsabile, finiscono per
avere paura. Qui sta il fallimento della Chiesa che rincorre e non riesce a
fare argine. Più della Chiesa spesso fanno associazioni laiche come Nessuno
tocchi Caino che si occupa dei diritti dei detenuti, l’Associazione Stefano
Cucchi che proporrà l’introduzione nel nostro Paese del reato di tortura. E poi
le organizzazioni umanitarie che conosciamo: Amnesty International che ha
consentito che non calasse il silenzio sul caso Regeni; Save the Children e
Medici senza frontiere che aiutano le popolazioni vessate e vittime di
persecuzioni. Il Messaggio di Papa Francesco al Super Bowl
testimonia come la Chiesa vada a traino di eventi che hanno visibilità del
grande evento che le occorrerebbe, quanto farsi portavoce di istanze
umanitarie. Loris De Filippi, presidente di Medici Senza Frontiere Italia, è
stato il primo a parlare, il 17 gennaio, di “elicotteri dell’esercito nigeriano
che erroneamente avrebbero bombardato il campo profughi di Rann nel Borno State
in Nigeria. Ovvero sfollati in fuga da Boko Haram centrati da chi dovrebbe
difenderli, svariate decine di morti e almeno q00 feriti”. Loris continua:
“Fuggo sempre dalla retorica, ma credo che questi ultimi siano più ultimi degli
altri, e soffro a pensare che se ce l’avessero fatta ad arrivare da noi, molti
li avrebbero chiamati parassiti e approfittatori”. Per contrastare l’odio che i
Salvini diffondono e che sta distruggendo la nostra umanità, serve la
mobilitazione della Chiesa, di ogni singola chiesa, ogni domenica.
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