In Oniristan è stato
già collaudato, e ha fatto buona prova di sé nell’Abkazia del Nord. In America ci stanno pensando, anche per
stimolare l’economia. In breve, se uno non se la sente di votare, o abita troppo
lontano dal seggio, può far introdurre la scheda nell’urna da qualcuno che si
presti, a prezzi concordati, restando il committente titolare dell’operazione
agli effetti legali. A quel sostituto dovrà essere delegata la riflessione sul
voto, la lettura dei giornali e dell’editoria specifica, la visione di
dibattiti e telegiornali per cinque anni. Nel contratto verrà precisato che la
posizione politica del committente è solo un’indicazione generica e che la
scelta del sostituto si baserà soprattutto sulle sue capacità di previsione
politica. In caso di vittoria verrà aggiunto un premio in denaro.
Massimo
Bucchi – Sottovuoto – Il Venerdì di Repubblica – 25 marzo 2016
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