Sì, è così. In attesa di un breve periodo di
relax per affrontare al meglio una nuova guerra dei trent’anni, meglio
rasserenarsi con qualche prodotto chimico. Fra politica e economia, fingendo
per un attimo che non siano oggi la stessa cosa, siamo in mezzo alle tensioni
più disparate senza nemmeno immaginare come si possano risolvere. Chi dice che
bisognerebbe immediatamente arrivare alle domeniche senza aerei, chi partecipa
al concorso grafico a colori “Ridisegna i confini del Medio Oriente”, chi
s’accontenta e gode. Mio cugino ha diviso l’Italia in tre zone confinanti, ma
distinte, dove trasferire rispettivamente gli occupati, i disoccupati e i
profughi. La lingua comune, almeno per un po’, dovrebbe essere il prozac. Che è
parlato dalle popolazioni interne della Gdynia ma anche negli ospedali
psichiatrici. Sì, è così.
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